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Giovedì 28 Marzo 2024
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Provincia Autonoma di Trento - Urbanistica

 
 
 
 

Cartografia Tematica

Carte dell'Uso del Suolo

Uso del Suolo Generale (USG) della nuova Carta Topografica Generale 1:10000 della Provincia autonoma di Trento

Il criterio generale adottato riflette l'esigenza di definire l’Uso Generale del Suolo (UGS) per ogni porzione di territorio, le aree omogenee di superficie minima pari a 50 mmq grafici (0,5 ha) e dimensione minore pari a 1,5 mm grafici (15 m). Le aree di superficie inferiore sono state incluse in quelle adiacenti.

Il territorio è codificato, senza soluzione di continuità, distinguendo le aree appartenenti ai seguenti strati informativi:

AMBITOTIPODEFINIZIONE

Ambito urbanizzato

area, funzionalmente omogenea, limitata da strade, corsi d'acqua artificiali o naturali, limiti amministrativi di Comune; quando mancano questi, da altri elementi divisori quali recinzioni, muri, siepi o dividenti fittizie.

Le aree definite come Ambito urbanizzato vengono acquisite se presentano le seguenti caratteristiche:

- è riconoscibile come nucleo residenziale minore compatto anche se isolato

- è situato in adiacenza al nucleo urbanizzato pur essendo connotato da edificazione più rarefatta, può essere definito come "frangia"

- è un tipo di urbanizzazione a lotti piccoli e regolari, del genere "villette", anche se il terreno a verde supera l'80% di copertura.

ResidenzialeInclude fabbricati civili e relative aree di pertinenza, verde attrezzato privato (piscine, campi da gioco, ecc.), vie di omunicazione di carattere residenziale e superfici artificiali in genere.
ProduttivoZone industriali, artigianali e miste caratterizzate da copertura del suolo artificiale (es: cementate, asfaltate, catramate o stabilizzate), riguardante la maggior parte del suolo compresi edifici, impianti, tutte le superfici accessorie (compresi eventuali strade e linee ferroviarie interne) con vegetazione annessa.
CommercialeZone commerciali caratterizzate da copertura del suolo artificiale (es: cementate, asfaltate, catramate o stabilizzate), riguardante la maggior parte del suolo compresi edifici, impianti, tutte le superfici accessorie (compresi eventuali strade e linee ferroviarie interne) con vegetazione annessa.
Edificazione sparsaZona non adiacente al nucleo edificato o principale, ma è identificato da un toponimo, è collegato alla rete viaria e la copertura dell'urbanizzato rispetto al terreno libero rappresenta almeno il 20%.
Servizi

Edificato e relative aree di pertinenza con tale prevalente destinazione d’uso con seguenti tipologie:

-        Aree a servizio di infrastrutture di trasporto su gomma;

-        Aree a servizio di infrastrutture di trasporto su rotaia;

-        Aree a servizio ad altre infrastrutture di trasporto;

-        Aree a servizio di reti ed impianti tecnologici;

-        Aree a servizio civile e sociale.

Spazio verde artificiale non agricoloAree a verde, in genere ad uso pubblico, attrezzate o no, destinate al tempo libero, quali parchi urbani, giardini, castelli e ville con parco, campeggi, aree per attività sportiva, porti velici.
Area urbanaÈ costituita dall’inviluppo di ambiti urbanizzati contigui appartenenti ad un insediamento abitato, in genere individuato da un toponimo, inoltre può contenere pertinenze di infrastrutture di trasporto, aree idrografiche che l’attraversano e/o eventuali spazi aperti interclusi, che formano parte integrante della località.
Aree per infrastrutture viarieAree di circolazione

Per quanto riguarda le aree di circolazione, si fa riferimento a strade carreggiabili di qualsiasi tipo, di uso generalmente pubblico, a percorrenza urbana ed extraurbana. Le aree stradali comprendono le carreggiate, le banchine, le piazzole di sosta, gli spartitraffico, le isole di traffico, i manufatti stradali (ponti, viadotti, sottopassaggi, gallerie, ecc.). Sono comprese anche le eventuali porzioni della sede stradale riservate alla circolazione pedonale e ciclabile (marciapiedi, passaggi pedonali, piste ciclabili, ecc.). Invece, devono essere rilevate come entità autonome le sedi riservate al transito pedonale o ciclabile, isolate, di dimensione rilevante.

Nelle zone extraurbane devono essere acquisite le sedi di circolazione di dimensione complessiva (da ciglio a ciglio) maggiore di 7 m. Nelle zone urbane si dovranno prendere in considerazione le sedi di circolazione (strade, piazze, ecc.) la cui dimensione minore è superiore a 15 m.

In ogni caso i contorni delle aree di circolazione, rappresentate come area, devono coincidere con i cigli di strada (cod. 10101, 10102, 10104, 10108, 10114, 10129).

All’interno delle aree di circolazione devono essere distinte le seguenti entità:

-        Tronco di infrastruttura viaria.

-        Tronco di infrastruttura viaria in galleria, sottopasso.

-         Tronco di infrastruttura viaria su ponte, viadotto, sovrappasso.

Aree di pertinenza di infrastruttura viariaLe aree di pertinenza di infrastruttura viaria sono le superfici di larghezza superiore a 7 m., adiacenti alle aree di circolazione,  occupate dalle scarpate di scavo e dalle sistemazioni a verde, dalle aree interessate da svincoli o aiuole spartitraffico, ecc., annessi alle infrastrutture di maggior rilievo (autostrade e superstrade), e, in generale, dagli allargamenti di superficie superiore a 0,5 ha e dimensione minore maggiore di 15 m, eventualmente presenti ai margini delle altre strade.
Area per infrastrutture su rotaiaIn dettaglio, comprende le massicciate ed i rilevati ferroviari con le relative scarpate, i ponti ferroviari e i tratti di galleria, le sedi riservate alla circolazione tranviaria e le sedi di funicolare o di cremagliera, ecc.
Area idrografica

Le Aree idrografiche comprendono tutte le aree coperte da acqua, o di pertinenza di manufatti attinenti con le acque, opportunamente classificate, ovvero le seguenti classi di entità:

-        Alveo attivo di corso d'acqua (naturale, artificiale).

-        Specchio d'acqua (lago naturale, lago artificiale, stagno-palude-torbiera).

L’alveo attivo di corso d'acqua naturale rappresenta l'alveo di prima arginatura di un corso d'acqua naturale ed è delimitata da elementi di prima arginatura quali terrazzi, argini, sponde, sabbioni, aree golenali, gabbionate, muri, etc. Laddove non si ritrova nessuno degli elementi menzionati si usa il profilo bagnato. L’alveo attivo di un corso d'acqua artificiale rappresenta l'area corrispondente al letto del corso d'acqua artificiale ed è delimitata dagli elementi di arginatura.Si definisce specchio d’acqua un corpo idrico superficiale ad acque a lento ricambio o stagnanti; può essere naturale o generato da opere di ritenuta, può essere connesso o non connesso al reticolo idrografico. Si prendono in considerazione le seguenti tipologie: lago naturale, lago artificiale (contraddistinto dalla presenza di opere di sbarramento o dighe), stagno, palude, torbiera. Per lago si intende una distesa d’acqua alimentata da uno o più corsi d’acqua superficiale o sotterranei. Con stagno si indica una distesa d’acqua di scarsa profondità, in leggere depressioni. La palude rappresenta un ristagno d’acqua in terreno pianeggiante o lievemente pendente, caratterizzato dalla presenza di vegetazione e/o fango. Non sono considerati palude quei terreni ricoperti di acqua solo in determinati periodi dell’anno. La torbiera è un ecosistema paludoso, popolato da piante igrofile, che si sviluppa in zone dove sussiste ristagno permanente d’acqua.

Territorio apertoAree agricole e a pratoPorzioni di territorio adibite a colture agrarie di tipo seminativo, permanente ed altro. Le aree a prato sono le superfici prative, prive di vegetazione o al più coperte da pochi alberi (copertura < 20%), normalmente utilizzate a scopo agricolo.
Aree a pascolo e arbusti naniAree in cui devono essere distinte le superfici prive di vegetazione arborea, interotte al più da piccole superfici rocciose e detritiche, da quelle dove esiste vegetazione arborea con copertura < 20%.
Aree boschiveSono distinte le zone a bosco dove la vegetazione arborea è predominante (> 20%), da quelle coperte preminentemente da arbusti contorti, quali il pino mugo, generalmente presente nelle zone subalpine.
Aree improduttiveSono classificate come tali le rocce, le zone sabbiose e ghiaiose. Nell’improduttivo sono stati inclusi anche i ghiacciai ed i nevai: depositi di ghiaccio e neve presenti, in genere, sopra i 2400 m. di quota.
Aree per attività estrattiveAree interessate da cave, miniere o torbiere in esercizio o dismesse e includono la zona adibita alla coltivazione, le scarpate di cava/miniera a cielo aperto, le aree per impianti e deposito dei materiali.
Aree steriliDiscariche, aree di raccolta di materiali e dismesse o abbandonate.
 
 
 
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