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Provincia Autonoma di Trento - Urbanistica

 
 
 
 

Pianificazione (FAQ)

(6 febbraio 2014 - 3 faq)

 

1)  Nel caso di rettifica delle previsioni del PRG (errori materiali) ai sensi dell’articolo 34, comma 1 e 2, della legge urbanistica chi provvede alla pubblicazione del provvedimento nel B.U.R.? [#50]

Ai sensi della nuova disposizione la competenza all’approvazione  e pubblicazione del provvedimento di rettifica spetta all’Amministrazione comunale, la quale dovrà provvedere a darne  comunicazione alla Provincia prima della sua pubblicazione. E’ peraltro auspicabile prima dell’approvazione del provvedimento una preventiva verifica in ordine al contenuto dello stesso con il Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio (Ufficio Pianificazione urbanistica).

 

2) Per gli accordi tra soggetti pubblici e privati di cui all’articolo 30, commi 1 e 2, della legge urbanistica è previsto un procedimento specifico di adozione? [#54]

NO , questi accordi intervengono nell’ambito del procedimento volto all’adozione di una variante al PRG e non necessitano di un procedimento urbanistico ad hoc. Gli accordi di pianificazione disciplinati dal citato articolo consentono al Comune, solo in casi particolari ed adeguatamente motivati finalizzati ad attuare progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico, di recepire attraverso e nell’ambito di una variante puntuale al piano regolatore generale il contenuto dei predetti accordi. Essi hanno natura pianificatoria come gli strumenti urbanistici cui sono legati e ne seguono le forme di pubblicità e partecipazione. Di norma questi accordi vengono predisposti con la forma dello schema di accordo che costituisce parte integrante e sostanziale della deliberazione di adozione della variante al PRG; conseguentemente, ad avvenuta adozione della variante, essi si perfezionano con la sottoscrizione delle parti. L’accordo così sottoscritto va trasmesso alla struttura provinciale competente, unitamente alla variante adottata, posto che il loro contenuto deve essere confermato in sede di approvazione della variante al PRG. Qualora, come accade in casi residuali, i predetti accordi vengano approvati e sottoscritti, secondo le ordinarie norme che disciplinano gli accordi degli enti locali, prima ed indipendentemente dall’adozione di una variante al PRG, essi devono necessariamente essere riapprovati nell’ambito del procedimento volto all’adozione di una variante al PRG.

[risposta sostituita il 24 ottobre 2013]

 

3) Quando decade la salvaguardia del PRG e delle relative varianti (articolo 35 della legge urbanistica provinciale) ? [#111]

Le misure di salvaguardia che scattano dall’adozione del PRG o delle relative varianti e che producono la sospensione delle determinazioni sulle domande di concessione edilizia o sulle SCIA in contrasto con le previsioni adottate non possono protrarsi oltre i tre anni dalla data di adozione del piano o della variante scaduti i quali riprende vigore l’obbligo del Comune di concludere il procedimento instaurato con la presentazione della domanda di concessione edilizia o della SCIA con riferimento allo strumento urbanistico in vigore.  Mentre non è legittima la protrazione oltre i tre anni delle misure di salvaguardia applicate sulle domande di concessione edilizia e sulle SCIA, è facoltà del Comune proseguire l’iter di approvazione del piano o della variante dopo la scadenza del termine triennale di applicabilità di tale misura.

[faq aggiunta il 6 febbraio 2014]

 

 
 
 
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