(art. 37 della L.P. 4/2010)
La legge reca una particolare disciplina che punta alla valorizzazione del patrimonio di edilizia tradizionale esistente. Si tratta di un progetto innovativo e sperimentale volto al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione delle baite o ca’ da mont ubicate in determinate zone marginali, attraverso l’utilizzo di sistemi e tecnologie innovative in materia di informazione e comunicazione, di edilizia sostenibile e di energie rinnovabili. Ciò per destinare tali manufatti ad un uso turistico rivolto ad un target di clientela di livello elevato.
La Provincia assumerà comunque un ruolo centrale di regia e di garanzia per l’attuazione di questo progetto.
La disposizione prevede sia la possibilità che la Provincia realizzi gli interventi in via diretta oppure avvalendosi di una propria società, sia che la gestione degli immobili venga affidata ad un soggetto privato, o ad una società pubblica o ancora ad una società a partecipazione mista. E’ prevista inoltre la possibilità di concedere un contributo a copertura parziale delle spese di ristrutturazione, sia nel caso di intervento effettuato direttamente dalla Provincia, sia nel caso in cui gli interventi siano realizzati dai privati proprietari. Dopo una prima fase di sperimentazione con la realizzazione di alcuni prototipi nelle aree prescelte, si darà il via, attraverso procedure di bando, all’individuazione di una trentina di baite per ogni area prescelta. Saranno ristrutturate secondo tecniche di sostenibilità per poi essere immesse sul mercato da gestori turistici privati che saranno individuati con procedure di evidenza pubblica.
Circolari: